La settantesima parola buona è PASSIONE.
Una mattina ho osservato un uomo che svolgeva con impegno la sua attività di jogging. Molti giovani adulti si tengono in forma così.
Alla sua destra procedeva una bambina in monopattino e l’uomo la spingeva tenendole ben stretta la giacca gialla. Quando sopraggiungeva un incrocio, la mano paterna, invece di spingere, interveniva frenando.
Mi ha fatto riflettere scena dell’uomo di corsa e della bimba che procedeva grazie allo slancio paterno in mezzo allo sciame di diversi monopattini a motore.
Molte persone sembrano impazienti di rincorrere la vita, un po’ come succede ai mezzi elettrici condotti talvolta con una tale impeto da dubitare se si tratti di mezzi sicuri persino per i loro conducenti.
Altre persone, soprattutto i più giovani e i bambini, trovano invece il sostegno di una mano forte che aiuta ad affrontare gli ostacoli – dentro e fuori di sé – senza negarli. Così si esce con una chiara direzione di casa per andare a scuola, al lavoro e alle altre attività senza buttarsi a casaccio in mezzo alle vie.
La scena che ho osservato produce un insegnamento valido per tutti: per andare avanti nell’esistenza è meglio sfruttare con fiducia l’energia della vita, anziché pretendere di impossessarsene.
La nuova parola buona è PASSIONE.
Realizziamo percorsi efficaci quando smettiamo di rincorrere la vita e iniziamo a sfruttare lo slancio immediato che che lei ci può dare.
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