Occasione

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Un vestito nero e le ‘scarpess’ friulane trasformati con i colori di sgargianti stoffe colorate.
Foto di Ilaria Sabbatini per #ParoleBuone.

La decima parola buona della settimana è OCCASIONE.

A volte, ci sentiamo incapaci di affrontare un ostacolo. Senza cedere alla rassegnazione, si può allargare lo sguardo per considerare l’avversità come un’occasione. Un muro in apparenza insuperabile, ci fa tirare fuori la stoffa migliore.
La leggenda sulla nascita dell’abito più fantasioso di tutti i tempi insegna come vedere in un ostacolo il trampolino per spingersi verso l’alto e non solo un impaccio difficile da superare. Ad un bambino povero mancava la maschera per la festa organizzata dalla maestra. I compagni di scuola, commossi, portarono alcuni pezzi di stoffa con i quali la mamma di Arlecchino confezionò il vestito più ammirato del carnevale trasformando una tela incolore in un mosaico. È anche possibile che questa storia alluda alle forme degli abiti del tempo in cui Venezia estendeva il suo potere dalle isole egee alla provincia di Bergamo. All’epoca, i contadini dei territori lombardi indossavano cappelli ampi e larghe tuniche di tela sbiadita dal sole. Con arguzia, qualcuno può aver rattoppato un vestito da lavoro con le stoffe di scarto dei ricchi signori. Un gesto creativo, che fa di una misera tela lo sfondo di un collage colorato.
Un gesto rivoluzionario, che trasforma una sagoma goffa e curva a terra in una figura agile e adatta a salti e piroette. Un gesto sovversivo, che produce ammirazione verso qualcuno che vive nell’ombra.
La mezza maschera nera della versione tradizionale del costume ha accenni di corna per mettere in guardia da chi coglie le occasioni con diabolico opportunismo.
A me piace pensare che la bocca scoperta di Arlecchino e i suoi bozzi in fronte, dicano che il dolore interiore nel quale è incappato potrebbe indurlo ad affrontare la vita a testa bassa, come il toro quando cerca di incornare, e, invece, sul suo volto sorridente è già dipinta un’evoluzione alternativa.

La parola buona della settimana è Occasione. Un problema può essere un’opportunità, ancora senza bei vestiti. Uno sguardo disponibile a cogliere il nuovo e a guardare oltre la realtà già visibile, crea l’occasione per cambiare in meglio la vita.


[Testo in scrittura ETR – Easy To Read, “facile da leggere”- a cura del team ETR della Cooperativa AccaparlanteAssociazione “Centro Documentazione Handicap”]

Video in Lingua dei Segni Italiana (LIS)

[Video traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS) a cura di Marilena Lionetti, dottoressa in Psicologia clinica e Interprete LIS]

[Sottotitoli a cura di Vera Arma, CulturAbile Onlus]

[Montaggio a cura di Marcantonio Lunardi]

[Un grazie particolare alla Fondazione Pio Istituto dei Sordi di Milano per l’importante sostegno al progetto #ParoleBuone]


Pillole audio di Sergio Astori


Testo in simboli CAA

[Versione in simboli a cura di Antonio Bianchi, Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, secondo il modello definito dal Centro Studi inbook]

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Sergio Astori

Chi sono

Sono papà di Giulia e Silvia e marito di Monica, immunologa clinica.
Mi appassiona conoscere ciò che ci anima come donne e uomini, e studio le situazioni di limite che possono offuscare la bellezza delle persone.
Sono cresciuto a Bergamo, poi sono diventato medico a Milano, poi mi sono specializzato a Pavia in psichiatria e psicoterapia, infine ho completato gli studi con un dottorato in Salute pubblica, scienze sanitarie e formative.
Esercito a Milano dove insegno alla Facoltà di Psicologia dell’Universita Cattolica.
Quello che credo in una frase?
In noi l’intelligenza coniugata con la coscienza è una scintilla di infinito che può fare la differenza.