La sessantatreesima parola buona è MONDO.
Il team di parole buone era impegnato verificare fin dove ci siamo spinti con questo progetto comunicativo e il nostro curatore grafico, Lavì Abeni, ha avuto un’idea brillante.
Anziché limitarci a contare i numerosissimi contatti e ascolti realizzati grazie ai social e alle emittenti amiche, Lavì ha voluto mostrare a tutti le parti del mondo raggiunte dalle parole buone. Su di una mappa virtuale ha messo un segno a forma di fiorellino in corrispondenza di ogni luogo citato nei nostri racconti. I fiorellini punteggiano, come bucaneve, un po’ tutti i continenti. Manca solo l’Oceania, forse, perché ora che è stata citata s’accenderà un fiorellino anche in quella parte del mondo.
Un mondo che ha bisogno di attenzioni, di gesti e di parole buone, per fronteggiare crisi di ogni sorta. Un modo che è spesso sfruttato per le sue bellezze, e anche colpevolmente saccheggiato. Il nostro progetto vuole dare voce a persone amorevoli e capaci di gesti resilienti. Ce ne sono tante, agiscono con la grazia e la discrezione dei piccoli fiori. Non temono la delicatezza e il rispetto perché sanno che, quando li si vuole vedere, i colori dell’arcobaleno oltrepassano qualsiasi confine.
La nuova parola buona é MONDO.
Superando i confini, l’incontro con le differenze assegna dignità ad ogni angolo del mondo.
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