La sessantasettesima parola buona è INNESTO.
Le Parole Buone sono state ospitate al Festival della Missione 2022 di Milano.
Nella prestigiosa cornice del Museo diocesano dedicato al Cardinale Carlo Maria Martini, ho discusso di accessibilità e inclusione con il giornalista e scrittore Antonio Giuseppe Malafarina. Una giovane intervenuta al dibattito ha suggerito di aggiungere la parola “innesto” alla lista delle parole buone del nostro progetto. Ecco fatto.
Avete notato che alcuni termini della botanica sono comuni anche nel linguaggio medico quando si vuole descrivere la donazione di organi e tessuti? Si parla di innesti, espianti, trapianti… L’adozione di termini propri di un’altra scienza è avvenuta perché c’era bisogno di chiarire, con un linguaggio comprensibile a tutti, che ciò che si spostava da una persona ad un’altra era qualcosa con proprietà sufficienti per restare vitale fino a quando fosse stato impiantato in un ricevente.
La giovane può averci sollecitato a notare che le forze migliori per la collettività provengono da un innesto virtuoso: quello degli affetti già coltivati con le energie dei nuovi germogli.
La nuova parola buona è INNESTO.
I frutti migliori si generano grazie alla sapiente combinazione di memoria e di innovazione.
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