Inizio

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Il taglio deciso del nastro di inaugurazione immette energia in tutta un’impresa. Foto di Diana Polekhina.

La novantatreesima parola buona è INIZIO.

Un giorno ho frequentato un corso di scrittura creativa. I miei professori della Scuola di Dottorato avevano consigliato di migliorare le competenze comunicative sostenendo – a ragione – che, per entrare in rapporto con i pazienti, c’è bisogno di affinarsi costantemente. Ricordo che la docente, una scrittrice di libri per l’infanzia, lesse l’incipit di un romanzo. Reputava proprio avvincente quell’inizio.

L’autore, diceva, aveva spazzato via ogni imbarazzo della pagina bianca. Lei, mentre leggeva, sembrava cantasse. Ecco le prime parole della creazione letteraria di Carlos Casteneda “La trasformazione di doña Soledad” (da “Il secondo anello del potere”): 

“Ebbi, d’un tratto, una premonizione che Pablito e Nestor non fossero a casa. Ne fui tanto persuaso che arrestai l’automobile. Ero giunto là dove la strada asfaltata finiva; e intendevo riflettere se mi convenisse o no proseguire, quel giorno stesso, per la strada ghiaiata, lunga, tortuosa, in salita, che conduceva al loro paese sperduto fra i monti del Messico centrale”.

I buoni inizi sono come i momenti di grazia: possono tornare a essere ripercorsi con la memoria entusiasmando tanto quanto la prima volta. 

La nuova parola buona é Inizio.

Il taglio deciso del nastro di inaugurazione immette energia in tutta un’impresa.



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Sergio Astori

Chi sono

Sono papà di Giulia e Silvia e marito di Monica, immunologa clinica.
Mi appassiona conoscere ciò che ci anima come donne e uomini, e studio le situazioni di limite che possono offuscare la bellezza delle persone.
Sono cresciuto a Bergamo, poi sono diventato medico a Milano, poi mi sono specializzato a Pavia in psichiatria e psicoterapia, infine ho completato gli studi con un dottorato in Salute pubblica, scienze sanitarie e formative.
Esercito a Milano dove insegno alla Facoltà di Psicologia dell’Universita Cattolica.
Quello che credo in una frase?
In noi l’intelligenza coniugata con la coscienza è una scintilla di infinito che può fare la differenza.