La novantaquattresima parola buona è GENEROSITÀ.
Con le #ParoleBuone abbiamo sperimentato la diffusione di racconti in controtendenza rispetto a un’omologazione dei linguaggi culturali e informativi sempre più appiattiti su algoritmi allarmistici e polemici.
Il progetto, nato nella e per la rete, cerca di calarsi sempre di più nella vita dei cittadini. Da un anno a questa parte, facciamo scegliere a grandi e piccini le cartoline che abbiamo creato appositamente. Sono cartoncini colorati sui quali si trovano: un’immagine evocativa, la parola buona con la traduzione in lingua straniera, le istruzioni per condividerla sui social, una frase che riassume la storia a cui la parola si riferisce, e il QRcode che permette di rintracciare facilmente l’intero racconto. Abbiamo distribuito è utilizzato le cartoline in ogni occasione in cui siamo stati presenti: nelle scuole, negli oratori, nei luoghi di spettacolo, di cultura, di cura, di festa e di lavoro.
Quando, pochi mesi fa, anche la seconda ristampa è andata esaurita, d’improvviso un finanziatore ha deciso di coprire i costi della pubblicazione di migliaia di nuove cartoline. Con questa disponibilità spontanea, il progetto ha preso ulteriore slancio: per quattro anni, i brevi racconti sono stati pensati e diffusi gratuitamente in rete per facilitare la resilienza personale e collettiva, e, ora, possiamo portare le #ParoleBuone nella vita di tutti i giorni in una forma concreta e colorata. In questo modo, le parole possono essere rilette e custodite, possono ispirare pensieri e sollecitare la creatività, se ne può fare dono ad altri che abbiano bisogno di una carezza e di un sostegno.
La nuova parola buona è Generosità.
Dare in modo disinteressato arricchisce l’animo di chi è ben disposto alla grandezza.
TI È PIACIUTA LA PAROLA BUONA? CONDIVIDILA!