La novantunesima parola buona è CAMMINO.
“Astori – così racconta chi ha cercato di sintetizzare che cosa sia questo Lessico resiliente che si arricchisce ogni giorno di nuove parole buone – fa leva sulle parole che hanno segnato il cammino dalla presa di coscienza della vulnerabilità umana alle ferite che ne sono derivate per passare alla cura e alla riparazione, attraverso il rinsaldare e il ritrovare. E nel nostro presente, il qui e ora, la speranza, il domani, il ringraziare e, fuori da ogni retorica, il rinascere.”
Abbiamo avuto molte conferme in questi quattro anni del fatto che tenersi uniti attraverso la rete, una community radiofonica, i laboratori e le Parole Buone ha promosso socialità e creatività.
Secondo la professoressa Elena Marta, Ordinario di Psicologia di comunità alla Cattolica di Milano, il nostro progetto non solo ha dato voce a chi non aveva voce, non solo ha fatto sentire parte di una rete, ma si è avuto in mente un incremento della resilienza che poteva essere comunitario.
A commento della tesi di Laurea sulle Parole Buone della neo dottoressa Eleonora Zucca, la professoressa ha specificato: “Tutto quello che è stato fatto è stato intenzionalmente e minuziosamente progettato per provare a vedere se si poteva promuovere resilienza. Questa tesi fa notare che tu puoi raggiungere certi obiettivi se hai delle idee, se hai delle basi teoriche, se hai capacità professionale, se sei in una rete, e se hai uno sguardo sull’altro che consente all’altro di far vedere che c’è, che ha delle risorse, che ce la può fare, che può migliorare, non da solo ma in una comunità”.
La nuova parola buona è Cammino.
Andiamo avanti quando abbiamo il tempo per ritrovare noi stessi.
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