La ventinovesima parola buona è FUTURO.
Le nostre Parole Buone vanno e vengono. Oggi ci offrono l’occasione per riflettere su di un sentimento diffuso, quello di un futuro sospeso, complicato da leggere.
La ventottesima parola buona è DESIDERIO.
Tutti hanno un loro personaggio letterario nel cuore. Il mio è il protagonista del libro “La città della gioia” di Dominique Lapierre e si chiama Hasari Pal.
La ventisettesima parola buona è NOVITÀ.
Trascorso un intero anno, ci auguriamo gli uni con gli altri di abbandonare le vecchie abitudini, di non ripetere i momenti difficili, di avere saggezza e fortuna.
Sono papà di Giulia e Silvia e marito di Monica, immunologa clinica.
Mi appassiona conoscere ciò che ci anima come donne e uomini, e studio le situazioni di limite che possono offuscare la bellezza delle persone.
Sono cresciuto a Bergamo, poi sono diventato medico a Milano, poi mi sono specializzato a Pavia in psichiatria e psicoterapia, infine ho completato gli studi con un dottorato in Salute pubblica, scienze sanitarie e formative.
Esercito a Milano dove insegno alla Facoltà di Psicologia dell’Universita Cattolica.
Quello che credo in una frase? In noi l’intelligenza coniugata con la coscienza è una scintilla di infinito che può fare la differenza.