La cinquantatreesima parola buona è APERTURA.
Uno spirito creativo e costruttivo ha sempre caratterizzato gli Italiani, soprattutto quando era necessario venir fuori dalle fasi più complesse e tumultuose.
La situazione attuale è diversa. Osserviamo molti giovani in età scolare e molti adulti in età lavorativa, che, nonostante le vaccinazioni, si ritrovano chiusi in casa, isolati. Si sono allontani più dagli altri esseri umani che dal Virus e dalle sue varianti.
Per una parte non piccola della popolazione possiamo anche parlare di auto-isolamento. Persone che stanno affrontando questa fase della pandemia con un vissuto regressivo che, in maniera strisciante, riduce la ripresa delle attività commerciali e condiziona pesantemente la vita sociale.
I Media ricordano che stanno arrivando dall’Europa ingenti finanziamenti per favorire il rilancio dell’economia. Eppure, secondo Nando Pagnocelli di Ipsos, meno del 20% degli italiani sa davvero cosa sia e a che cosa serva, il mega piano di finanziamento di riforme PNRR.
Dopo due anni di pandemia, l’animo di molti risulta frustrato e avvilito, segnato da un logorio psico-fisico a cui si è cercato di resistere oltre ogni limite. È venuto meno lo spirito combattivo che avevamo registrato nelle prime fasi, quando si manifestava la voglia di un orizzonte più ampio, la speranza che, traguardate alcune tappe, si potesse ricominciare a marciare in maniera più decisa.
Vivere proteggendosi, così come abbiamo fatto per le note ragioni sanitarie, ha inciso parecchio dal punto di vista psicologico e sociale, perché ci ha privato della forza più vitale: le relazioni, in particolare quelle vis à vis, cioè l’incontro profondo, affettuoso con l’altro.
Anziché giocarci nelle limitatezze e nelle meschinità, che potrebbero anche essere una forma reattiva alla sofferenza patita, se sapremo superare chiusure, introversioni e ritrosie all’incontro con l’altro, troveremo una soluzione più felice a un periodo in cui ci siamo dovuti confrontare duramente con ogni tipo di stop.
La nuova parola buona è APERTURA.
La salute sociale è piena quando sono in circolo la vita, la creatività, la spontaneità.
Pillole audio di Sergio Astori
Testo in simboli CAA
[Versione in simboli a cura di Antonio Bianchi, Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, secondo il modello definito dal Centro Studi inbook]
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